Invecchiamento della popolazione e odontoiatria: cosa bisogna sapere
- Posted by PPDental
- On 10 Gennaio 2018
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Non c’è dubbio che uno dei temi più importanti per il nostro paese sia l’invecchiamento della popolazione: tante le ricadute sulla vita di tutti, in particolare per l’esigenza di fornire servizi medici adeguati e a tutte le fasce di popolazione, pensate in base alle specifiche esigenze.
Anche lo studio odontoiatrico dovrà essere capace di comprendere come evolverà la propria funzione e come riuscire a soddisfare le richieste dei pazienti. È importante anche considerare come, sempre di più, la professione sarà influenzata dalle innovazioni della tecnologia nella pratica quotidiana ma anche nel rapporto con i pazienti, che possono sempre più informarsi in autonomia e che si aspettano strumenti di contatto in linea con quelli utilizzati normalmente. Nella pratica quotidiana, come cambiano i ruoli all’interno dello studio? I colleghi più giovani, possono essere più adatti per introdurre nuove tecnologie?
Anzitutto, va considerato che, se la popolazione invecchia, l’età anagrafica non comporta però lo stesso invecchiamento di qualche decennio fa: chi oggi ha 65 anni è spesso ancora molto attivo, con una buona salute e ancora molto attento alle proprie esigenze estetiche e quindi legate alla socializzazione. Insomma, un gruppo sociale sempre più numeroso e che vuole mantenere nel tempo il proprio stile di vita. Sempre più, quindi, l’estetica sarà un approccio vincente nella proposta dello studio odontoiatrico. Ecco quindi che i corsi di odontoiatria dovranno saper formare i professionisti in questo settore e dare anche le competenze per presentare al meglio il caso clinico al paziente e le implicazioni sulla sua ‘salute estetica’.
Ricadute positive quindi per chi saprà adattarsi ad un mercato in profonda evoluzione, scegliendo la formazione odontoiatrica più giusta per affrontare con tranquillità i principali cambiamenti.
Indubbiamente, uno dei passaggi ai quali prepararsi sarà quello del passaggio generazionale, o della cessione dello studio. In futuro, infatti, come detto dal Dottor Maurizio Quaranta, Vice Presidente ADDE, ‘sarà sempre più squilibrato il rapporto tra la domanda di chi vuole cedere (in numero sempre più crescente) e di coloro che saranno disposti a rilevare (pochi) e quindi l’appetibilità sarà data da come lo studio ha saputo riorganizzarsi, ha saputo mantenere un buon numero di pazienti e come ha saputo innovare’. Per questo, valorizzare lo studio con competenze interne basate su una formazione odontoiatrica adeguata sarà importante anche sul lungo periodo e in termini puramente economici.